Cari Italians,
di ritorno da una vacanza di una settimana all'isola d'Elba, mi sono chiesta quali sono i parametri di cui si tiene conto nell'assegnare le stelle a un hotel, e a chi è assegnato tale compito. Il nostro hotel pur essendo un tre stelle, certamente per il prezzo, ci ha venduto una camera tripla di circa 9 mq (praticamente non abbiamo neppure disfatto le valigie, l'armadio era del tutto insufficiente, aveva a malapena tre stampelle - una ciascuno?) arredata con mobili che cadevano a pezzi. Il letto matrimoniale aveva le due reti sfondate, per non parlare dei materassi, niente abatjour sul comodino (per quella ho subito protestato, non posso addormentarmi senza leggere), sul terrazzino niente stendino, né sedie, in bagno niente bicchiere portaspazzolini né porta shampo/bagnoschiuma nella doccia, un unico attaccapanni a muro dove ammucchiare quindi tutti gli asciugamani (alla faccia dell'igiene, in compenso chiedevano di far risparmiare acqua riutilizzandoli per diversi giorni, avessi saputo dove appenderli decentemente l'avrei fatto volentieri), in compenso però c'erano tv e phon. Niente reception, perciò chiavi assolutamente incustodite, qualità dei cibi scadente. Privacy? Macché, a meno di bisbigliare, quelli della stanza accanto erano parte della famiglia, così come il pargolo urlante che ogni mattina ci svegliava puntuale alle 6.45, mentre i genitori per farlo stare zitto gli cantavano allegramente "il catalì cammello colore caramello ...", ma il ciuccio no? Insomma la nostra agognata settimana di completo relax avrebbe potuto andare meglio forse scegliendo un quattro stelle, sì ma a che prezzo? Un mese fa a Barcellona abbiamo alloggiato in una pensione a due stelle in pieno centro (Paseig de Garcia) decisamente più soddisfacente (completamente rinnovata negli arredamenti, tv e phon, reception, materassi e cuscini comodissimi, armadio capiente): che dire, forse i canoni spagnoli sono più rigorosi. Un saluto, buona vacanze e occhio alle "stelle".
[COLOR=darkblue](lettera firmata sul giornale) [/COLOR]
Avete letto sul corriere della sera?
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Hotel e "stelle" [/COLOR] [/SIZE]
Cari Italians,
di ritorno da una vacanza di una settimana all'isola d'Elba, mi sono chiesta quali sono i parametri di cui si tiene conto nell'assegnare le stelle a un hotel, e a chi è assegnato tale compito. Il nostro hotel pur essendo un tre stelle, certamente per il prezzo, ci ha venduto una camera tripla di circa 9 mq (praticamente non abbiamo neppure disfatto le valigie, l'armadio era del tutto insufficiente, aveva a malapena tre stampelle - una ciascuno?) arredata con mobili che cadevano a pezzi. Il letto matrimoniale aveva le due reti sfondate, per non parlare dei materassi, niente abatjour sul comodino (per quella ho subito protestato, non posso addormentarmi senza leggere), sul terrazzino niente stendino, né sedie, in bagno niente bicchiere portaspazzolini né porta shampo/bagnoschiuma nella doccia, un unico attaccapanni a muro dove ammucchiare quindi tutti gli asciugamani (alla faccia dell'igiene, in compenso chiedevano di far risparmiare acqua riutilizzandoli per diversi giorni, avessi saputo dove appenderli decentemente l'avrei fatto volentieri), in compenso però c'erano tv e phon. Niente reception, perciò chiavi assolutamente incustodite, qualità dei cibi scadente. Privacy? Macché, a meno di bisbigliare, quelli della stanza accanto erano parte della famiglia, così come il pargolo urlante che ogni mattina ci svegliava puntuale alle 6.45, mentre i genitori per farlo stare zitto gli cantavano allegramente "il catalì cammello colore caramello ...", ma il ciuccio no? Insomma la nostra agognata settimana di completo relax avrebbe potuto andare meglio forse scegliendo un quattro stelle, sì ma a che prezzo? Un mese fa a Barcellona abbiamo alloggiato in una pensione a due stelle in pieno centro (Paseig de Garcia) decisamente più soddisfacente (completamente rinnovata negli arredamenti, tv e phon, reception, materassi e cuscini comodissimi, armadio capiente): che dire, forse i canoni spagnoli sono più rigorosi. Un saluto, buona vacanze e occhio alle "stelle".
[COLOR=darkblue](lettera firmata sul giornale) [/COLOR]
Cari Italians,
di ritorno da una vacanza di una settimana all'isola d'Elba, mi sono chiesta quali sono i parametri di cui si tiene conto nell'assegnare le stelle a un hotel, e a chi è assegnato tale compito. Il nostro hotel pur essendo un tre stelle, certamente per il prezzo, ci ha venduto una camera tripla di circa 9 mq (praticamente non abbiamo neppure disfatto le valigie, l'armadio era del tutto insufficiente, aveva a malapena tre stampelle - una ciascuno?) arredata con mobili che cadevano a pezzi. Il letto matrimoniale aveva le due reti sfondate, per non parlare dei materassi, niente abatjour sul comodino (per quella ho subito protestato, non posso addormentarmi senza leggere), sul terrazzino niente stendino, né sedie, in bagno niente bicchiere portaspazzolini né porta shampo/bagnoschiuma nella doccia, un unico attaccapanni a muro dove ammucchiare quindi tutti gli asciugamani (alla faccia dell'igiene, in compenso chiedevano di far risparmiare acqua riutilizzandoli per diversi giorni, avessi saputo dove appenderli decentemente l'avrei fatto volentieri), in compenso però c'erano tv e phon. Niente reception, perciò chiavi assolutamente incustodite, qualità dei cibi scadente. Privacy? Macché, a meno di bisbigliare, quelli della stanza accanto erano parte della famiglia, così come il pargolo urlante che ogni mattina ci svegliava puntuale alle 6.45, mentre i genitori per farlo stare zitto gli cantavano allegramente "il catalì cammello colore caramello ...", ma il ciuccio no? Insomma la nostra agognata settimana di completo relax avrebbe potuto andare meglio forse scegliendo un quattro stelle, sì ma a che prezzo? Un mese fa a Barcellona abbiamo alloggiato in una pensione a due stelle in pieno centro (Paseig de Garcia) decisamente più soddisfacente (completamente rinnovata negli arredamenti, tv e phon, reception, materassi e cuscini comodissimi, armadio capiente): che dire, forse i canoni spagnoli sono più rigorosi. Un saluto, buona vacanze e occhio alle "stelle".
[COLOR=darkblue](lettera firmata sul giornale) [/COLOR]