Egregio Signor Mauro G., apprezziamo le sue buone intenzioni, ma, ahimรจ, ha scodellato un gran miscuglio di luoghi comuni. E soprattutto ha dimenticato che le persone โriabilitate dal Mutiโ (cosรฌ lei le ha chiamate) sono state assolte. Assolte punto e basta. Non hanno commesso reati. Quindi non cโรจ nessuno da riabilitare! Non siamo piรน al tempo delle ipotesi e delle supposizioni ma delle certezze. E lโunica certezza certa รจ che Elbopoli (questa Elbopoli) non รจ mai esistita: รจ stata solo un errore giudiziario, frutto unโatroce e vergognosa campagna scandalistica. Quindi che cavolo di discorsi ci viene a fare. Che cโentrano i redditi, le tasse, il tenore di vita? . Lei dice: la gente pensa...la gente chiede...la gente vuole...
La gente chieda, voglia e pensi tutto quello che gli pare. Non si puรฒ sacrificare la dignitร e il buon nome di onesti cittadini, sullโaltare del qualunquismo giustizialista della gente. E poi la gente in questo caso non significa un bel nulla. Ci sono gli onesti (pochi) e poi tutti gli altri: quelli che quando possono dichiariamo meno; che per risparmiare un euro rinunciano alla fattura; che fanno due lavori (di cui uno nero) e via discorrendo. Diciamo che in genere non siamo molto dissimili da quelli che vorremmo mettere alla pubblica gogna. Siamo forse piรน sfigati, piรน paurosi, meno scaltri.
