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Raffaele Sandolo da Raffaele Sandolo pubblicato il 11 Luglio 2009 alle 18:50
[SIZE=4]RADAR A PIANOSA[/SIZE] Segue messaggio del 10.07.2009 Con riferimento al mio precedente messaggio del 10 luglio scorso confermo di essere favorevole alla presenza del Radar su Pianosa, soprattutto prevedendo il suo principale impiego di controllo e rilevazione di presenze illegali nel presso l'isola, piรน o meno distanti, che abbiano causato danni a Pianosa, a Montecristo e all'isola d'Elba. Penso che molti cittadini elbani accettino la presenza di tale strumento purchรฉ si operi con efficienza e correttezza per il miglioramento della situazione ambientale con soddisfazione di tutti. I pescatori professionisti, e soprattuto quelli di Marina di Campo, sono aperti ad accettare controlli veramente completi sotto i vari aspetti con interventi duri contro coloro che operano nell'illegalitร  o che provocano danni, ma senza alcuna vessazione per le situazioni leggere o chiaramente casuali. Ovviamente, con riferimento agli abitudinari dell'illegalitร , ogni pescatore corretto e onesto desidera l'applicazione della legge fino al pagamento di forti penali, al sequestro delle reti e degli altri strumenti di pesca e al fermo della barca per piรน anni. Se al contrario, si vuole utilizzare il Radar solo per colpire i pescatori professionisti intervenendo con continue vessazioni e procurando danni alla loro attivitร , ritengo che si siano fatte delle spese inutili (o addirittura sprechi!) per l'acquisto e l'organizzazione delle nuove tecnologie. Mi auguro che il Radar, acquistato dal Parco grazie ad un finanziamento eccezionale del Ministero dell'Ambiente e gestito dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio, sia utilizzato prevalentemente contro bracconieri, inquinatori e pirati dell'archeologia marina che normalmente procurano i danni maggiori. Questo deve essere ben chiaro a tutti nei vari livelli decisionali, operando di conseguenza, se si vogliono raggiungere abiettivi di alto profilo, sia nella qualitร  della vita che nella sicurezza/protezione della natura e dei tesori archeologici. Di tutto questo ho giร  parlato in altri miei scritti divulgati su internet negli anni passati. Mi aspetto che gli organi competenti, all'Elba e fuori dell'Elba, sappiano agire con grande senso di responsabilitร  in modo severo contro tutti coloro che danneggiano fortemente la natura delle isole dell'Arcipelago Toscano e ne deturpano profondamente la bellezza, cercando di essere aperti e comprensivi per le situazioni minimali non continuative evitando angherie e prevaricazioni.
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