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elba 2000 da elba 2000 pubblicato il 8 Luglio 2009 alle 9:01
[SIZE=4][COLOR=darkred]Lโ€™ELBA, LA COMPETENZA E GLI ASSESSORI INDIGENI [/COLOR] [/SIZE] La nomina del nuovo assessore provinciale al turismo ha messo a fuoco uno dei problemi di cui soffre la politica italiana, ma soprattutto soffrono i rappresentanti della sinistra da quando hanno messo piede nei palazzi del Potere: non riuscire a liberarsi dal fascino ipnotico che continua ad esercitare โ€œ la poltronaโ€. I cosacchi che invasero il Palazzo dโ€™Inverno non riuscivano a liberarsi dal fascino delle specchiere se non spaccandole. Non possiamo naturalmente chiedere a Scelza o a Schezzini di spaccare le poltrone per liberarsi dal loro fascino. Perchรฉ potrebbero, giustamente, rispondere che la poltrona non si puรฒ spaccare perchรฉ rappresenta il potere e se fare politica significa soprattutto intervenire sulla realtร  per modificarla e risolvere i problemi in favore di tutti, questo lo si puรฒ fare solo attraverso lโ€™esercizio del potere. Non vi รจ, insomma, nessuna azione politica e amministrativa senza esercizio del potere. Che lo si faccia in piedi o seduti. Ma lโ€™esercizio del potere ha bisogno della sedia come lโ€™amore del letto. Sono cose che si potrebbero fare in piedi, ma sarebbe scomodo. La spiegazione รจ talmente semplice ed ovvia che appare sospetta. Che cosโ€™รจ, allora, che spinge tanta gente ad accusare i politici di volere la poltrona? Quale spiegazione vi potrebbe essere? Intanto, notiamo che questa accusa รจ rivolta generalmente ai leader o ai capetti locali. Difficile sentirla rivolta a Fini o a Bertinotti, per loro ci sono semmai altre accuse. Questo stereotipo probabilmente nasce quando a livello locale persone senza alcuna esperienza pretendono di assumere ruoli per i quali non hanno nessuna preparazione ed esperienza. Quindi ambiziosi, che nella poltrona vedono uno scalino della scala sociale, oltre che lโ€™indennitร  di carica. Bisogna aggiungere che queste poltrone rappresentano generalmente il pagamento per i sacrifici che il dirigente ha fatto per il partito, che si tratti di portare cacciucco alla festa o organizzare riunioni. Ecco perchรฉ se il dirigente non la ritiene adeguata sโ€™incazza pure. Ma a parte questo, che รจ anche comprensibile vista la logica, ne deriva che nellโ€™assegnazione della poltrona non vengono valutate la competenza e lโ€™esperienza. Ciรฒ spiega perchรฉ il risultato รจ che tra coloro che sono seduti sulle poltrone prevalgono gli incompetenti. Certo, questo fenomeno รจ presente in tutte le forze politiche -essendo, in generale, piรน numerosi gli ambiziosi che i competenti-, ma fa piรน scandalo a sinistra, perchรฉ contrasta con la tradizione del vecchio partito comunista, secondo la quale un dirigente era uno strumento del partito che lo utilizzava per le proprie finalitร  e i compagni non si arrabbiavano certo sui giornali. Oltre a questo, vi รจ un altro aspetto che la vicenda della nomina dellโ€™assessore al turismo ha riconfermato -e che noi ripetiamo, inascoltati ( comโ€™รจ giusto che sia, per caritร )-, che รจ legato alla nostra condizione di isola colonizzata: nessuna leva importante, che attenga alla gestione del territorio e quindi anche al turismo, sarร  mai affidata ad un โ€œindigeno โ€œ . Questo ci nega il diritto che come cittadini dovremmo avere di gestire il territorio nel quale viviamo e di e di farlo in modo autonomo. Quando noi parliamo di Autonomia non sogniamo la Repubblica di San Marino. La concepiamo, semplicemente, come il diritto ad esercitare un potere sul territorio che non sia diverso da quello che esercitano, allโ€™interno del nostro ordinamento giuridico, le altre popolazioni in altre zone del territorio nazionale. Non รจ solo questione di potere, ma di dignitร . [COLOR=darkblue]Elba 2000[/COLOR]
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