Ciò detto se le cose stanno come detto da Legambiente, la stessa associazione che come ricorda Camici ha:"un’associazione senza fini di lucro, fatta di cittadini e cittadine che hanno a cuore la tutela dell’ambiente in tutte le sue forme, la qualità della vita, una società più equa, giusta e solidale"
dovrebbe quanto meno porsi una domanda.
Se la cittadinanza ha tanti dubbi ed anche avversione per il parco, ci sarà o meno qualche motivazione? Sarà che questo parco al netto della presenza di amministratori locali in consiglio direttivo è comunque alieno dal territorio, che questo parco comunica poco e male alla cittadinanza, che questo parco non fa percepire quali benefici produce e ha prodotto non solo in termini di tutela ambientale, ma anche e soprattutto in termini di sviluppo economico, dato atto che è qualcosa ma molto poco il gioco con le guide del parco, oppure la gestione (con qualche sbavatura istituzionale) del forte inglese?
Fermo restando che è importante far sapere cosa è possibile fare e cosa no nelle AMP e nelle sue zone, che è importante far conoscere le ipotesi di perimetrazione, ci vogliono dire poi come le si gestisce e chi le gestisce e non in termini amministrativi, ma di reale controllo del territorio?
Altrimenti si rientra nell'ambito della disputa ideologica. Infine per sottolineare una evidenziazione di Camici: dottore è vero che l'incipit di Legambiente è quanto lei ha riportato, ma la stessa associazione è anche partner di società di capitale che operano nel settore ambientale e allora, ben venga il business nel settore ambientale e nel rispetto dell'ambiente, ma è facile che si possa creare confusione, quantomeno interpretativa, del ruolo di questa associazione e così forse si spiega perchè spesso ci sono molti dubbi circa la " verginità" della stessa!
Forse varrebbe la pena rifletterci e discuterne.